L’Analisi Bioenergetica è una psicoterapia a mediazione corporea, fondata in America negli anni cinquanta da Alexander Lowen, allievo di Wilhem Reich.
Questa terapia che si basa sull’integrazione tra mente e corpo, aiuta il paziente a sciogliere i blocchi energetico-emozionale presenti nel corpo e riscontrabili a tre livelli: psichico, emozionale e fisico.
Un principio base dell’Analisi Bioenergetica è che il corpo e la mente funzionalmente sono identici: quello che avviene nella mente riflette ciò che accade nel corpo e viceversa.
Tra i concetti chiave dell’Analisi Bioenergetica ci sono la Respirazione, il Grounding e il lavoro sulle Tensioni Muscolari. Ecco le parole di Lowen:
Quando vedo un’area del corpo trattenuta o contratta, la interpreto per prima cosa in termini energetici.
La contrazione, a seconda della sua collocazione, blocca il flusso di eccitazione che va verso l’alto, nella testa e negli occhi, o verso il basso, nel bacino, nei genitali, e nelle gambe. In ogni caso il dolore è connesso con il trattenere. Da una parte trattenere o contrarre sono manovre utili a diminuire il dolore legato a un desiderio insoddisfatto, a una ferita o a un’umiliazione, alla perdita o alla frustrazione. Diminuiscono il dolore attenuando le emozioni, cioè desensibilizzando la persona nei confronti del dolore. L’area interessata è intorpidita.
In terapia per prima cosa è sperimentato l’allentamento della contrazione, quindi dolore. Il passaggio di una forza energetica (il sangue) attraverso una zona contratta, è doloroso. Ma dopo che è avvenuta l’esperienza del rilasciare la tensione, la sensazione è di piacere.
Molte volte non ci rendiamo conto che la nostra respirazione è bloccata e di conseguenza è ridotta anche la naturale mobilità del corpo.
Se siamo in contatto, inspirando ed espirando sentiamo il nostro addome che s’innalza e si abbassa, come un’onda che percorre il nostro corpo.
Reich, psichiatra austriaco allievo di Freud, percepì come i conflitti, i traumi, accumulandosi, danno forma ad una corazza caratteriale o muscolare, composta da tutti quei comportamenti, sviluppati dall’individuo per bloccare le emozioni, i propri desideri o paure, suddivisi in 7 blocchi:
- Blocco oculare
- Blocco orale
- Blocco cervicale
- Blocco toracico
- Blocco del diaframma
- Blocco addominale
- Blocco pelvico
Queste modalità difensive messe in atto per bloccare le sensazioni conflittuali come la rabbia, l’angoscia, l’eccitazione, il piacere sono costituite a livello fisico da rigidità corporee e a livello psicologico da alcuni aspetti caratteriali. Più ci corazziamo e meno integriamo il piacere nella nostra vita. La difficoltà che si riscontra, molto spesso, è di non riuscire a piangere, ad alzare la voce o a urlare.